mercoledì 23 agosto 2017

La ragazza nel parco - Alafair Burke

Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall'altro lato della cornetta, la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni. Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov'era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando... 

 ATTENZIONE SPOILER
Diciamo che il libro non mi ha proprio entusiasmato, anzi, trovo tutta la storia abbastanza piatta è diciamo pure prevedibile. Nonostante la stessa narratrice, l'avvocato, continuasse ad avere dei dubbi sul fatto che Jack fosse colpevole o meno, già a metà libro si capiva chiaramente che la vera colpevole fosse un'altra persona.
Anche il fatto che la caratterizzazione si sia concentrata solo su Olivia e Jack non aiuta, tralsciando forse il personaggio che sarebbe potuto essere determinate nell'innalzare il libro, la figlia di Jack Buckley.
Sicuramente la parte migliore del libro è la cover.
Voto 2/5

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